giovedì 27 novembre 2014

14 - IL TESTO ARGOMENTATIVO

Il testo argomentativo

Per definire un testo argomentativo, la cosa più semplice è forse partire dalla sua funzione, cioè dalla domanda: a che serve?
Il testo argomentativo, sia esso orale che scritto, serve a convincere che una determinata affermazione che noi facciamo è giusta, condivisibile oppure no, ma comunque degna di essere presa in considerazione.

COME E’ IL TESTO ARGOMENTATIVO
Il testo argomentativo è strutturato essenzialmente su una tesi, cioè l’idea che si vuole sostenere, su uno o più argomenti, cioè prove e dimostrazioni che sostengono la tesi, e una conclusione.
Possono entrare a far parte della struttura del testo argomentativo, con lo scopo di rendere il percorso del testo stesso più articolato e ordinato, anche una o più ipotesi; non solo, chi elabora il testo può anche già prevedere che gli siano mosse delle obiezioni e quindi usare, già nella produzione del proprio testo, delle antitesi.
Testi argomentativi sono, per esempio, gli articoli di fondo, recensioni di libri, articoli di argomento sportivo, pareri/opinioni su problemi politici, la pubblicità: tutti questi tipi di testo, infatti, cercano di convincere l’ascoltatore o il lettore a pensare o a fare qualcosa.

Come fare a dimostrare che gli argomenti che noi usiamo a sostegno della nostra tesi sono validi?
Usando, per esempio:
-         prove di diverso tipo (es. matematiche, risultati di esperimenti, statistiche, etc.)
-         spiegazioni di cause, di conseguenze
-         confronti
-         paragoni
-         constatazioni oggettive (cioè elementi che io posso riscontrare direttamente nella realtà)
-         opinioni altrui, etc.
Come procedere?
Poiché il testo argomentativo, scritto o orale che sia, è un discorso che si sviluppa avendo la forma di un ragionamento, è evidente che debba avere una sua struttura logica:
1)      Si parte dal problema dato (ad esempio: è possibile l’amore tra gli adolescenti?)
2)      Si formula una tesi (ad esempio: l’amore tra gli adolescenti è possibile)
3)      Si trovano argomenti per sostenere la tesi (ad esempio: l’amore, non avendo età, colpisce anche gli adolescenti poiché anche tra questi sono presenti fenomeni di attrazione e affinità reciproche)
4)      Si rafforzano e si cerca di dare validità agli argomenti attraverso prove, esempi, dati, etc. (si possono riportare esperienze personali o altre di cui siamo a conoscenza, che provano che è possibile l’amore tra adolescenti)
5)      Si formula una conclusione che rinforzi la tesi (visto tutto ciò che si è detto in precedenza… risulta evidente che l’amore fra adolescenti è possibile)
N.B. Nello sviluppo del ragionamento è necessario un certo equilibrio nella disposizione degli argomenti:
a)      si possono disporre, ad esempio, gli argomenti dando loro un ordine crescente di importanza, mettendo alla fine quelli più forti e convincenti, in modo che chi legge o ascolta sia colpito nella sua attenzione così da ricordare meglio ciò che interessa maggiormente;
b)      gli argomenti più importanti si possono mettere parte all’inizio e parte alla fine del testo, lasciando al centro quelli ritenuti meno interessanti;
c)      si possono raggruppare gli argomenti in “famiglie” o gruppi di idee comuni (ad esempio argomenti di carattere scientifico, seguiti da argomenti di carattere morale, quindi altri di carattere psicologico, etc.)

La coerenza e la coesione
Ogni pensiero, argomento, etc, cioè ogni parte del testo, deve essere legata al rimanente secondo due modalità.
La prima è la coerenza: tutte le parti devono possedere tra loro legami logici, cioè legati ad un pensiero o ragionamento comune, che rendano il testo organizzato, ordinato, consequenziale, e che soprattutto non si disperda in percorsi che nulla o poco hanno a che fare con l’argomento del testo stesso.
La coesione, invece, è data da tutti quegli elementi grammaticali e/o lessicali che servono a congiungere e mettere in relazione formale le singole parti del testo (congiunzioni, segni di punteggiatura, avverbi, locuzioni esplicative, pronomi, etc.)
Fondamentale, infine, è l’uso di un lessico appropriato all’argomento: esso può utilizzare il linguaggio cosiddetto “comune” oppure uno più “tecnico”. Deve comunque essere sempre adeguato a ciò che si vuole esprimere ed aver il requisito e, nel medesimo tempo, lo scopo della chiarezza.

In sintesi:

struttura del testo argomentativo



§         Problema: presentazione del problema

§         Tesi: esposizione del proprio punto di vista

§         Prove: argomenti a favore della tesi

§         Antitesi: esposizione del punto di vista contrario

§         Prove: argomenti a favore dell’antitesi

§         Confutazione: dimostrazione dell’infondatezza dell’antitesi


§         Conclusione: presentazione dell’eventuale soluzione.