Il testo argomentativo
Per
definire un testo argomentativo, la cosa più semplice è forse partire dalla sua
funzione, cioè dalla domanda: a che serve?
Il testo
argomentativo, sia esso orale che scritto, serve a convincere che una
determinata affermazione che noi facciamo è giusta, condivisibile oppure no, ma
comunque degna di essere presa in considerazione.
COME E’ IL
TESTO ARGOMENTATIVO
Il testo
argomentativo è strutturato essenzialmente su una tesi, cioè l’idea che
si vuole sostenere, su uno o più argomenti, cioè prove e dimostrazioni
che sostengono la tesi, e una conclusione.
Possono
entrare a far parte della struttura del testo argomentativo, con lo scopo di
rendere il percorso del testo stesso più articolato e ordinato, anche una o più
ipotesi; non solo, chi elabora il testo può anche già prevedere che gli
siano mosse delle obiezioni e quindi usare, già nella produzione del proprio
testo, delle antitesi.
Testi
argomentativi sono, per esempio, gli articoli di fondo, recensioni di
libri, articoli di argomento sportivo, pareri/opinioni su problemi politici, la
pubblicità: tutti questi tipi di testo, infatti, cercano di convincere
l’ascoltatore o il lettore a pensare o a fare qualcosa.
Come fare a
dimostrare che gli argomenti che noi usiamo a sostegno della nostra tesi sono
validi?
Usando, per
esempio:
-
prove di diverso tipo (es. matematiche, risultati di
esperimenti, statistiche, etc.)
-
spiegazioni di cause, di conseguenze
-
confronti
-
paragoni
-
constatazioni oggettive (cioè elementi che io posso
riscontrare direttamente nella realtà)
-
opinioni altrui, etc.
Come
procedere?
Poiché il
testo argomentativo, scritto o orale che sia, è un discorso che si sviluppa
avendo la forma di un ragionamento, è evidente che debba avere una sua struttura
logica:
1)
Si parte dal problema dato (ad esempio: è possibile
l’amore tra gli adolescenti?)
2)
Si formula una tesi (ad esempio: l’amore tra gli
adolescenti è possibile)
3)
Si trovano argomenti per sostenere la tesi (ad esempio:
l’amore, non avendo età, colpisce anche gli adolescenti poiché anche tra questi
sono presenti fenomeni di attrazione e affinità reciproche)
4)
Si rafforzano e si cerca di dare validità agli
argomenti attraverso prove, esempi, dati, etc. (si possono riportare esperienze
personali o altre di cui siamo a conoscenza, che provano che è possibile
l’amore tra adolescenti)
5)
Si formula una conclusione che rinforzi la tesi (visto
tutto ciò che si è detto in precedenza… risulta evidente che l’amore fra
adolescenti è possibile)
N.B.
Nello sviluppo del ragionamento è necessario un certo equilibrio nella
disposizione degli argomenti:
a)
si possono disporre, ad esempio, gli argomenti dando
loro un ordine crescente di importanza, mettendo alla fine quelli più forti e
convincenti, in modo che chi legge o ascolta sia colpito nella sua attenzione
così da ricordare meglio ciò che interessa maggiormente;
b)
gli argomenti più importanti si possono mettere parte
all’inizio e parte alla fine del testo, lasciando al centro quelli ritenuti
meno interessanti;
c)
si possono raggruppare gli argomenti in “famiglie” o
gruppi di idee comuni (ad esempio argomenti di carattere scientifico, seguiti
da argomenti di carattere morale, quindi altri di carattere psicologico, etc.)
La
coerenza e la coesione
Ogni
pensiero, argomento, etc, cioè ogni parte del testo, deve essere legata al
rimanente secondo due modalità.
La prima è
la coerenza: tutte le parti devono possedere tra loro legami logici, cioè
legati ad un pensiero o ragionamento comune, che rendano il testo organizzato,
ordinato, consequenziale, e che soprattutto non si disperda in percorsi che
nulla o poco hanno a che fare con l’argomento del testo stesso.
La
coesione, invece, è data da tutti quegli elementi grammaticali e/o lessicali
che servono a congiungere e mettere in relazione formale le singole parti del
testo (congiunzioni, segni di punteggiatura, avverbi, locuzioni esplicative,
pronomi, etc.)
Fondamentale,
infine, è l’uso di un lessico appropriato all’argomento: esso può utilizzare il
linguaggio cosiddetto “comune” oppure uno più “tecnico”. Deve comunque essere
sempre adeguato a ciò che si vuole esprimere ed aver il requisito e, nel
medesimo tempo, lo scopo della chiarezza.
In sintesi:
struttura del testo argomentativo
§
Problema:
presentazione del problema
§
Tesi:
esposizione del proprio punto di vista
§
Prove:
argomenti a favore della tesi
§
Antitesi:
esposizione del punto di vista contrario
§
Prove:
argomenti a favore dell’antitesi
§
Confutazione:
dimostrazione dell’infondatezza dell’antitesi
§
Conclusione:
presentazione dell’eventuale soluzione.